Alec Ross: "Trump è un bullo, l'Europa deve agire. Ma attenzione a non penalizzare tutti i giganti della tecnologia

Alec Ross: “Trump è un bullo, l’Europa deve agire. Ma attenzione a non penalizzare tutti i giganti della tecnologia

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Giovanni Esposito

Crisi e Opportunità: L’Europa nella Morsa della Burocrazia e le Sfide del Digitale

In un contesto di tensioni economiche e politiche, Alec Ross, ex consigliere di Hillary Clinton e attuale docente alla Bologna Business School, esprime la sua visione sull’approccio europeo nei confronti della tecnologia e degli eccessi burocratici che frenano il Vecchio Continente.

L’Assertività Europea Contro le Politiche di Trump

“Europa, non trattare con Donald Trump: è un bullo, e l’unico modo per far fronte a un bullo è colpirlo sul naso.” Con queste parole, Ross sottolinea l’importanza di un atteggiamento deciso dell’Unione europea nel non curvarsi alle imposizioni dell’ex presidente americano. Nonostante il background politico turbolento, l’attenzione di Ross si sposta rapidamente alle regolamentazioni digitali, criticando l’Europa per un eccesso di burocrazia che impedisce una vera competizione con giganti come gli Stati Uniti e la Cina nel settore della nuova economia.

Tecnologia e Normative: Il Dibattito Europeo

Interpellato sulla posizione europea rispetto ai giganti del web, Ross riflette sulla diversità intrinseca delle cosiddette Big Tech, sottolineando come tale generalizzazione spesso derivi da una “pigrizia intellettuale”. Il dibattito si estende alla sovranità tecnologica, con Henna Virkkunen, commissaria europea, che esclude categoricamente che le regole imposte alle aziende tecnologiche possano essere oggetto di negoziati con l’America.

Questa posizione si radica nella convinzione che non si debba negoziare con Trump sulla regolamentazione tecnologica, ma che sia comunque necessario un adeguamento delle normative europee.

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La Stagnazione Europea e le Sfide del Futuro

Ross apre poi una finestra sulle potenzialità mancate dell’Europa nel campo digitale, lamentando come la burocrazia soffochi i talenti, costringendoli a emigrare verso lidi più favorevoli come California e Seattle. “Alla mensa di Apple a Cupertino ci sono tavoli dove si parla solo italiano,” esemplifica Ross, suggerendo che l’Europa deve essere più accogliente verso investitori e innovatori che potrebbero non voler più risiedere negli Stati Uniti.

Secondo Ross, ora che l’amministrazione Trump ha tagliato i fondi per la ricerca, è il momento per l’Europa di spalancare le porte ai migliori talenti globali.

Riflessioni sulle Politiche Fiscali e le Incertezze dei Mercati

Il dibattito si allarga alle politiche di imposizione minima globale e alla volatilità dei mercati finanziari, riflettendo su come la politica economica incerta di Trump continui a generare instabilità. Ross critica la mancanza di azioni concreti da parte dell’amministrazione Biden sul fronte fiscale e prevede che l’incertezza continuerà a dominare fino a quando non ci sarà chiarezza nelle politiche economiche.

Con uno sguardo alla storia economica, Ross conclude che atti di distruzione possono essere precursori di nuove creazioni, e che l’Europa, insieme all’Italia, hanno l’opportunità di ripensare e ristrutturare la propria politica economica per assumere un ruolo centrale nel panorama mondiale, soprattutto in momenti di crisi.