Sinner torna a Cincinnati: “Il gomito non fa più male, ho la spinta di Wimbledon”
Il numero uno al mondo è pronto a difendere il titolo conquistato lo scorso anno nel prestigioso Master 1000 americano. Dopo il trionfo leggendario sui prati di Wimbledon, Jannik Sinner si presenta a Cincinnati con rinnovata fiducia e una condizione fisica ottimale. L’altoatesino, che ha conquistato il cuore degli appassionati di tennis mondiale con prestazioni straordinarie, affronta ora una delle tappe più cruciali della stagione americana, dove ogni punto sarà fondamentale per consolidare la sua leadership nel ranking ATP.
Condizione fisica al top: addio ai problemi al gomito
La notizia più rassicurante arriva direttamente dalle parole del campione azzurro durante la conferenza stampa pre-torneo. “Il gomito non fa più male”, ha dichiarato con sollievo Sinner, fugando ogni dubbio sulle sue condizioni fisiche. Il tennista ha spiegato la scelta di continuare a utilizzare la manica protettiva: “Mi piace la sensazione che dà, offre maggiore stabilità nell’impatto con la palla”.
L’accessorio, già utilizzato con successo durante la campagna vincente di Wimbledon, è diventato ormai un elemento caratteristico del suo equipaggiamento. La stabilità biomeccanica che garantisce al braccio si traduce in colpi più precisi e potenti, elementi fondamentali per mantenere il dominio sui campi in cemento americani.
L’eredità di Wimbledon: una spinta emotiva straordinaria
Il trionfo sui celebri prati londinesi continua a rappresentare una fonte inesauribile di motivazione per il numero uno mondiale. “Tornare in campo e riuscire a esprimere questo livello di gioco dopo quello che era successo nello Slam precedente ha sorpreso anche me”, ha confessato Sinner con sincerità disarmante.
La vittoria a Wimbledon ha rappresentato una svolta psicologica cruciale nella carriera del tennista altoatesino. La capacità di rialzarsi dopo le difficoltà e trasformare la pressione in energia positiva dimostra una maturità agonistica che va ben oltre i suoi anni. Questa “spinta emotiva” si preannuncia come l’arma segreta per affrontare le sfide che lo attendono nel circuito nordamericano.
Master 1000: tra tradizione e innovazione del formato
Sinner ha espresso le sue considerazioni sul formato esteso dei tornei Master 1000, una tematica che divide giocatori e appassionati. “Diventano lunghi, ma non possiamo controllare tutto”, ha osservato pragmaticamente il campione, riconoscendo i benefici per il pubblico che può “godersi due weekend di buon tennis”.
Nonostante apprezzi l’entusiasmo dei tifosi, l’azzurro non nasconde la sua preferenza per i formati più compatti: “Se mi chiedete se preferirei un torneo di una settimana direi di sì, come quello di Monte Carlo”. Questa riflessione evidenzia l’equilibrio delicato tra spettacolo, tradizione tennistica e benessere fisico dei protagonisti.
Stagione americana decisiva: la sfida del ranking
Le prossime settimane rappresenteranno un banco di prova fondamentale per Sinner, chiamato a difendere un patrimonio considerevole di punti ATP. “La stagione americana è davvero importante”, ha sottolineato il tennista, consapevole dell’importanza strategica di questo periodo per consolidare la sua posizione di vertice.
La preparazione è stata accuratamente pianificata: “Mi sono preso un po’ di tempo per la famiglia, gli amici, le persone più importanti”, ha rivelato Sinner, dimostrando come l’equilibrio tra vita privata e carriera professionale sia essenziale per mantenere alte le prestazioni. Il rientro agli allenamenti è avvenuto con determinazione rinnovata, segno di un atleta che ha compreso l’importanza di ogni dettaglio nella corsa verso nuovi traguardi.
Il debutto ufficiale, programmato per sabato, segnerà l’inizio di una nuova avventura per il numero uno al mondo, pronto a scrivere un altro capitolo della sua straordinaria ascesa nel tennis internazionale.

Mi chiamo Giulia Baroni e sono giornalista per Il Delitto da oltre dieci anni. La mia passione è raccontare i fatti che scuotono la politica, l’economia e il mondo dello sport italiano, sempre con un occhio attento ai dettagli nascosti. Credo che il giornalismo non sia solo informare, ma anche dare significato agli eventi, aiutare i lettori a comprendere cosa c’è dietro le notizie e a farsi un’opinione consapevole. Ogni giorno metto impegno, curiosità e dedizione per offrire un’informazione autentica e di qualità.
