Questo ingrediente è un toccasana per l’intestino

Questo ingrediente è un toccasana per l’intestino, secondo un gastroenterologo

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Giulia Baroni

C’è un alimento poco conosciuto che, silenziosamente, ha conquistato lo scaffale del mio armadietto in cucina. Non ha un aspetto spettacolare, non promette miracoli sulle etichette, ma fa davvero la differenza per chi ha un intestino ballerino. Me lo ha consigliato una collega dopo l’ennesimo pranzo rovinato dai crampi e, da allora, non l’ho più lasciato. Parliamo del psyllium biondo, una polvere vegetale dalle proprietà sorprendenti, tanto apprezzata anche dagli specialisti della salute digestiva.

I benefici di questa pianta sul transito intestinale

Chi soffre di stipsi ricorrente o, al contrario, di episodi di diarrea improvvisa, sa quanto possa diventare frustrante anche una semplice uscita con gli amici. Il psyllium biondo, derivato dalla buccia dei semi di una pianta coltivata in India, agisce come un equilibratore naturale: le sue fibre solubili, una volta a contatto con l’acqua, si gonfiano formando una sorta di gel che rende le feci più morbide, ma allo stesso tempo più consistenti.

Lo conferma anche la gastroenterologa Dr.ssa Pauline Guillouche, che evidenzia come questo meccanismo intelligente si adatti sia ai rallentamenti del transito intestinale che alle accelerazioni. “È ideale per chi soffre di stitichezza, ma anche in caso di diarrea: assorbe l’eccesso di liquidi e riduce la frequenza delle scariche”, spiega. E aggiunge un punto importante: “Per chi alterna i due disturbi, il psyllium può finalmente regalare una regolarità stabile e meno gonfiori.”

Personalmente, l’ho testato durante un viaggio in treno di otto ore: il mio intestino, solitamente reattivo allo stress, si è comportato in maniera esemplare. Da allora, me lo porto sempre dietro in un piccolo barattolo.

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Un alleato del microbiota e un aiuto in cucina

Oltre a migliorare il transito intestinale, il psyllium ha anche un effetto positivo sul microbiota intestinale, quell’universo invisibile di batteri buoni che protegge il nostro sistema digestivo. Grazie al suo contenuto di fibre solubili, contribuisce al raggiungimento della quantità giornaliera raccomandata (25-30 g) di fibre totali, spesso trascurata nella dieta moderna.

Secondo la Dr.ssa Guillouche, il psyllium agisce anche da prebiotico: “Nutre i batteri intestinali buoni, favorendo l’equilibrio della flora”, spiega. Una funzione fondamentale, soprattutto in periodi di stress o dopo terapie antibiotiche, quando il nostro intestino ha bisogno di essere ricolonizzato in modo sano.

E poi c’è il lato pratico, che ho scoperto quasi per caso mentre cercavo alternative senza glutine per fare dei wrap fatti in casa. Seguendo una ricetta semplice della chef Zoé Reich, ho mescolato farina di riso con un pizzico di psyllium e un po’ d’acqua: in pochi minuti ho ottenuto una pasta elastica, perfetta da cuocere in padella. Il risultato? Un impasto resistente, leggero e senza bisogno di addensanti artificiali.

Insomma, tra salute dell’intestino, equilibrio del microbiota e versatilità in cucina, il psyllium biondo si è guadagnato un posto fisso nella mia routine quotidiana. Non sarà scenografico, ma è un piccolo tesoro per il benessere.