Mps in Ascesa: Cresce il Sostegno per il CEO Lovaglio, con Norges al Fianco nella Battaglia per Mediobanca

Mps in Ascesa: Cresce il Sostegno per il CEO Lovaglio, con Norges al Fianco nella Battaglia per Mediobanca

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Giovanni Esposito

Sostegno in Crescita per l’Aumento di Capitale del Monte dei Paschi di Siena

Il panorama finanziario italiano è testimone di un crescente sostegno per l’auspicato aumento di capitale di Monte dei Paschi di Siena (Mps), operazione che si prefigge di rafforzare la posizione della banca nella scalata su Mediobanca. Le recenti movimentazioni di mercato e l’appoggio di influenti fondi d’investimento internazionali suggeriscono un futuro promettente per questa mossa strategica.

Dettagli sull’Aumento di Capitale e Sulla Partecipazione degli Investitori

Alla vigilia dell’importante assemblea prevista per il 17 aprile, il supporto a Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Mps, sembra sia saldamente al di sopra della soglia necessaria per ottenere una larga maggioranza. Si registra che quasi il 52% del capitale è favorevole all’operazione, un dato significativo che prevede successo anche con una partecipazione del 75%.

Il gruppo Caltagirone ha giocato un ruolo chiave nel consolidamento di questo supporto. Dopo aver incrementato la sua quota all’8% in febbraio, è recentemente salita oltre il 9%, stazionando vicino ai livelli di Delfin, la holdings degli eredi Del Vecchio che possiede il 9.8% del capitale.

Il fondo sovrano della Norvegia, Norges Bank, ha annunciato il suo favore. Con una partecipazione del 2,6% in Mps e quote in Mediobanca, segue l’esempio di altri importanti investitori internazionali come Pimco e l’italiana Algebris di Davide Serra.

Le Prospettive di Voto per l’Assemblea e le Implicazioni Strategiche

Nonostante un solido sostegno, la strada verso l’ampliamento del capitale non è totalmente sgombra da ostacoli. Entità come Cpp Investments hanno esposto la loro opposizione, e analisti suggeriscono che l’adozione dell’aumento di capitale non significhi automaticamente l’acquisizione delle azioni di Mediobanca per Mps. Inoltre, non sono mancate opinioni contrastanti da parte di proxy advisor come Iss e Glass Lewis, evidenziando una certa polarizzazione nelle raccomandazioni.

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Tuttavia, la parte italiana mostra un forte consenso: oltre al Ministero dell’Economia e delle Finanze, numerose fondazioni bancarie e casse di previdenza hanno espressamente sostenuto l’iniziativa. Insieme alla potenziale alleanza con Banco Bpm e Anima, l’incremento del capitale potrebbe segnare un punto di svolta strategico non solo per Mps ma per l’intero sistema bancario italiano, mirando alla creazione di un terzo polo bancario nel paese.

L’assemblea del 17 aprile sarà decisiva non solo per l’approvazione dell’aumento di capitale, ma anche per delineare future dinamiche e alleanze nel settore bancario e finanziario italiano.