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Gruppo Edicom

 

direttore Salvo Bella         
       
 

Antonio Logli Roberta RagusaIl cadavere di Roberta Ragusa, sparita di notte da casa il 14 gennaio 2012 a Gallo San Giuliano in provincia di Pisa, non è stato mai trovato; ma ci sono le prove che è stata uccisa e l’assassino è il marito Antonio Logli. L’ha stabilito in via definitiva la Cassazione, confermando la condanna dell’uomo a vent’anni di reclusione.

A nulla sono valsi i tentativi di inficiare l’attendibilità dei testimoni e in particolar modo del giostraio Loris Gozzi, le cui deposizioni sono risultate schiaccianti nelle serrate ricostruzioni della procura della repubblica di Pisa.

Le ultime battute di questa vicenda giudiziaria hanno del grottesco: Antonio Logli, infatti, ha sempre respinto ogni accusa, sostenendo l’ipotesi dell’allontanamento volontario della moglie; ma la difesa aveva chiesto in via subordinata che, se non assolto, lo si condannasse eventualmente per omicidio preterintenzionale o colposo. Ma dove ha distrutto e occultato il cadavere?

L’omicidio secondo i giudici ha tratto origine da motivi di interesse in una relazione extraconiugale che ha dell’allucinante: la strana tresca di Logli con Sara Calzolaio, una giovane quanto un armadio che già allora non aveva proprio nulla di avvenente nel pensiero e nel fisico, proprio l’opposto di Roberta, una madre di famiglia che quanti la conoscevano hanno sempre descritto come una donna modello nella vita e nel lavoro.

Vent’anni di carcere sono pochi. Logli aveva sempre detto di credere che la moglie sarebbe prima o poi tornata; e addirittura di sperarlo. Ma s’era portata in casa, come se nulla fosse, l’amante: in molti la definiscono inconsapevole e tuttavia non si comprende come, sebbene per amore, abbia potuto vivere a cuor sereno con l'uomo accusato di avere ucciso per lei la moglie innocente.