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Gruppo Edicom

 

direttore Salvo Bella         
       
 

Pesca al Trasimeno

C’è un clima incandescente al lago Trasimeno, in Umbria, fra pescatori professionali e chi pratica la tecnica del carpfishing, che consiste nel catturare, scattare delle foto ricordo e rilasciare in acqua. Le foto di una barca al Trasimeno con quintali di pesce pubblicate nel gruppo di Facebook “Pesca Libera” hanno riscaldato pochi giorni fa gli animi e scatenato addirittura una specie di caccia all’uomo.

Il pescatore contestato si chiama Lorenzo Pettinato, un giovane del quale si sono interessate le cronache locali perché era rimasto senza occupazione e per mantenere la famiglia ha cominciato a dedicarsi appunto alla pesca, che da epoche lontane costituisce in Umbria una fonte di reddito importante. Il suo lavoro, del tutto legittimo, viene ora assimilato purtroppo al bracconaggio di molti extracomunitari, che spediscono il pesce in Romania e sono soggetti al rischio di aggressioni.

I pescatori per professione sono poche decine e operano nella “Cooperativa pescatori del Trasimeno” in base alla regolamentazione regionale e a quelle provinciali. Il pescato finisce prevalentemente nei ristoranti ed è molto apprezzato dai turisti.

Sono numerosi, tuttavia, gli appassionati sportivi che contestano l’antica attività svolta con barche e reti, convinti che possa portare allo spopolamento del lago Trasimeno. Il gruppo “Pesca Libera”, allo scopo di contribuire a rasserenare gli animi, ha annunciato un’inchiesta giornalistica.