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direttore Salvo Bella         
       
 

referendum

I notiziari delle emittenti televisive hanno nascosto oggi la notizia del singolare gesto di un ex imprenditore bulgaro, Martin Advinski di 50 anni, che si è arrampicato sul tetto della Scala a Milano per sostenere il "no" al referendum. I tg della Rai hanno taciuto per tutta la giornata, mentre le agenzie di stampa e i più importanti giornali continuavano a informare sin  dal mattino di che cosa stava accadendo nel capoluogo lombardo, un curioso gesto di dimostrazione che aveva mobilitato in forze carabinieri, polizia e vigili del fuoco.

Solo il tg di Sky, nell’edizione delle ore 14, ha diffuso in diretta la notizia, mostrando anche, in un collegamento diretto con la piazza della Scala, le immagini, con i tre striscioni esposti dall’uomo. La notizia, però, è poi sparita per tutta la giornata nelle altre edizioni, anche dalla striscia dei titoli che durante la trasmissione scorrono a nastro nella parte bassa dello schermo.

Non si sa se l’autore della dimostrazione avesse realmente minacciato di volersi lanciare nel vuoto dal tetto. Col passare delle ore, tuttavia, si faceva sempre più pressante l’esigenza di eliminare gli striscioni e di fare scendere l’uomo, ponendo fine a un episodio eclatante ed evitando che la notizia facesse il giro del mondo.

Le trattative delle forze dell’ordine con l’ex imprenditore si sono rivelate infruttuose. Dopo parecchie ore, finalmente, un ufficiale dei carabinieri è riuscito a bloccare il dimostrante, sottoposto subito a visita al Policlinico: prevedibile epilogo, sarà sottoposto a trattamento psichiatrico.

Ci sarà anche uno strascico giudiziario per occupazione di terreni ed edifici; ma la Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai dovrebbe spiegare se è normale che il servizio pubblico nasconda ai cittadini un avvenimento di tal genere, anche se poi attribuito sbrigativamente a un matto.