Questo sito utilizza cookies tecnici propri e cookies di profilazione di terze parti. Continuando la navigazione accetti.    MAGGIORI INFORMAZIONI

 

Gruppo Edicom

 

direttore Salvo Bella         
       
 

Omicidio Villa Litta, Roberta Bruzzone

 

Strascico clamoroso sull’omicidio del 2017 a Villa Litta di Milano, vittima Marilena Negri: un attore pornografico accusa di stalking e diffamazione la criminologa Roberta Bruzzone e il giornalista e scrittore Salvo Bella; ma il Pm di Milano Gianluca Prisco chiede l’archiviazione del procedimento per assoluta infondatezza.

“Penso che questa persona - commenta Salvo Bella, difeso dall’avv. Calogero Agozzino - cercasse pubblicità gratuita. Non si capisce infatti perché si lamenti sapendo bene che non mi sono occupato mai di lui né l’ho nominato”.

La criminologa Roberta Bruzzone - difesa dall’avv. Serena Gasperini - ha annunciato a sua volta un’ampia documentazione dalla quale emergerebbe invece di essere stata perseguitata dall’attore, che ha in passato querelato.

La curiosa vicenda risale a due anni fa, allorquando la squadra mobile di Milano diffuse il video di uno sconosciuto incappucciato mentre si allontanava da Villa Litta subito dopo l’omicidio della signora Marilena Negri. L’appello della polizia fu diffuso dai giornali. In un post del gruppo pubblico di Facebook “Forconi e pecore”, amministrato dal giornalista Salvo Bella, alcuni utenti segnalarono che l’uomo del video (poi mai identificato) somigliava a un soggetto che, sotto il nome Eros Ghiggia, aveva pubblicato il montaggio fotografico di un teschio incappucciato, accompagnato da un messaggio minaccioso di genere satanico; e in più in alcune foto si mostrava mentre calava in testa dei cappucci. Bella chiamò in causa il Ghiggia, che reagì minacciandolo di farlo saltare in aria con una bomba, dando luogo a un’accesa discussione, della quale diede notizia la stampa.

L’attore E. B. presentò per quei fatti querela, ritenendo di essere stato indicato come autore di un omicidio e perciò diffamato, anche attraverso un articolo pubblicato sul blog “Il delitto”, diretto da Salvo Bella. Definendosi appassionato di delitti e “innocentista”, il querelante sostiene anche di avere subìto atti persecutori da parte di Roberta Bruzzone per le sue posizioni su alcuni fatti criminali, nonché da parte del Bella con i suoi articoli sulla condanna di Massimo Bossetti all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio.

La nota criminologa è stata chiamata inoltre in causa dall’attore con le stesse accuse di diffamazione aggravata, per i commenti di alcuni utenti all’articolo apparso su “Il delitto”, che la Bruzzone aveva condiviso nel proprio profilo Facebook.

Secondo la Procura di Milano, i fatti sono stati riferiti dal querelante in modo frammentario, utilizzando frasi del giornalista che appaiono estrapolate e sembrano frutto evidente di reazione ad aspri insulti; né traspaiono in sostanza notizie di reato per le quali si possa procedere a carico del Bella e della Bruzzone per ciò che è stato scritto da altre persone.

E. B. si è opposto alla richiesta di archiviazione, sulla quale il 13 febbraio dovrà decidere a Milano il gip Anna Calabi.