Lookman-Atalanta: rottura definitiva, il nigeriano diserta l’allenamento e forzata la cessione
La telenovela di mercato che sta tenendo banco in questi giorni di agosto ha raggiunto il punto di non ritorno. Ademola Lookman ha scelto la linea dura contro l’Atalanta, trasformando quello che era un gentlemen’s agreement in una battaglia aperta che potrebbe ridefinire gli equilibri del calciomercato estivo. Il talento nigeriano, protagonista di una stagione straordinaria culminata con il trionfo in Europa League, ha deciso di forzare la mano per ottenere il trasferimento all’Inter, scatenando una crisi senza precedenti con la società bergamasca.
Assenza strategica: quando il silenzio diventa protesta
La giornata di lunedì ha segnato l’escalation definitiva della controversia. Ademola Lookman non si è presentato al centro sportivo di Zingonia per la ripresa degli allenamenti, dopo che la squadra è rientrata dalla vittoriosa trasferta tedesca contro il Lipsia. Un’assenza che assume contorni ancora più significativi considerando che l’attaccante aveva già disertato il pranzo di squadra, pur non essendo un appuntamento obbligatorio.
La strategia del nigeriano appare chiara: utilizzare ogni forma di pressione possibile per convincere la dirigenza atalantina a liberarlo. Nonostante dovesse svolgere solo terapie specifiche per il recupero dall’infortunio al polpaccio, e non allenarsi con il gruppo, Lookman ha scelto di non presentarsi affatto, consapevole delle possibili conseguenze disciplinari ed economiche che potrebbero derivare da questa decisione.
Il patto tradito: anatomia di un malinteso che costa caro
Al centro della disputa emerge un retroscena rivelatore sul famoso gentlemen’s agreement siglato dodici mesi fa. Secondo la ricostruzione dei fatti, l’accordo verbale nasceva dalla volontà di trattenere Lookman dopo l’interesse del Paris Saint-Germain, ma le interpretazioni delle due parti si sono rivelate diametralmente opposte.
L’Atalanta sostiene che l’intesa prevedeva una cessione preferenziale solo verso club europei di primissimo livello, escludendo categoricamente squadre italiane. Una posizione cristallizzata dalle dichiarazioni di Luca Percassi, che ha ribadito come il giocatore stesso avesse espresso la volontà di non indossare mai una maglia diversa da quella atalantina in Serie A. Dall’altra parte, l’entourage di Lookman rivendica un accordo più ampio, che non poneva vincoli geografici o campionistici specifici.
L’Inter alla finestra: strategia dell’attesa in una partita a scacchi
I nerazzurri milanesi osservano con interesse gli sviluppi della situazione, consapevoli che ogni mossa potrebbe risultare decisiva. La dirigenza interista ha adottato una strategia attendista, valutando attentamente se effettuare un nuovo rilancio economico o abbandonare definitivamente la pista che porta al talento nigeriano.
L’incontro imminente tra l’entourage del giocatore e la società bergamasca rappresenta un crocevia fondamentale. Da questo confronto potrebbero emergere margini di trattativa o, al contrario, la conferma dell’irrigidimento delle posizioni. La richiesta di 50 milioni di euro più bonus formulata dalla famiglia Percassi rimane il principale ostacolo per la concretizzazione dell’operazione.
Verso l’epilogo: conseguenze di una rottura annunciata
La vicenda Lookman-Atalanta trascende la semplice trattativa di mercato, diventando un caso emblematico delle dinamiche che governano il calcio moderno. Le conseguenze di questa rottura potrebbero estendersi ben oltre l’estate, influenzando i rapporti futuri tra club e giocatori nella gestione degli accordi verbali.
L’Atalanta si trova ora di fronte a una scelta cruciale: mantenere la linea dura rischiando di compromettere definitivamente il rapporto con uno dei suoi asset più preziosi, oppure trovare una soluzione di compromesso che possa salvaguardare gli interessi di tutte le parti coinvolte. La decisione finale potrebbe arrivare nelle prossime ore, quando il destino di Lookman e le ambizioni dell’Inter si incontreranno sul tavolo delle trattative, in quello che si preannuncia come uno degli epiloghi più attesi di questo calciomercato estivo.
Mi chiamo Giulia Baroni e sono giornalista per Il Delitto da oltre dieci anni. La mia passione è raccontare i fatti che scuotono la politica, l’economia e il mondo dello sport italiano, sempre con un occhio attento ai dettagli nascosti. Credo che il giornalismo non sia solo informare, ma anche dare significato agli eventi, aiutare i lettori a comprendere cosa c’è dietro le notizie e a farsi un’opinione consapevole. Ogni giorno metto impegno, curiosità e dedizione per offrire un’informazione autentica e di qualità.