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Gruppo Edicom

 

direttore Salvo Bella         
       
 

giustizia milanoUn attore pornografico che si definisce sostenitore dell’innocenza di Massimo Bossetti - il muratore all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio -, ha chiesto una “class action” di "innocentisti" contro la criminologa Roberta Bruzzone per atti persecutori. L’insolita richiesta è stata confermata stamani a Milano davanti al Gip Anna Calabi, dinanzi al quale il querelante ha trascinato per stalking e diffamazione, oltre alla Bruzzone, il giornalista e scrittore Salvo Bella.

La curiosa vicenda processuale ha tratto origine dalla pubblicazione di un libro e di resoconti giudiziari del giornalista sul caso Gambirasio, nonché da una discussione in vari gruppi Facebook sull’omicidio della signora Marilena Negri a Milano. Bella aveva compulsato nel suo gruppo di Facebook “Forconi e pecore” uno sconosciuto che, sotto il nome Eros Ghiggia, aveva pubblicato l’immagine minacciosa di un teschio incappucciato e si mostrava in foto che lo ritraevano con vari travisamenti del volto. Ne era nata col misterioso personaggio un’accesa discussione. Bella, inoltre, aveva pubblicato sul suo blog “Il delitto” l’articolo di un collaboratore che mostrava un video diffuso dalla squadra mobile di Milano nella speranza che alcuno vi riconoscesse l’assassino mentre si allontanava, incappucciato, dal luogo dell’omicidio; e riferiva della discussione scoppiata nel gruppo di Facebook.

Il sedicente Eros Ghiggia era successivamente sparito, dopo di che l’attore porno, senza che fosse mai stato chiamato in causa, aveva querelato il giornalista e la Bruzzone, quest’ultima per avere condiviso nel suo profilo Facebook l’articolo apparso su “Il delitto”, ma senza commentarlo. Il querelante - assistito dall’avv. Maria Antonietta Labianca - si era quindi opposto alla richiesta di archiviazione del pm Gianluca Prisco, determinando l’udienza di stamani davanti al Gip.

La class action contro la Bruzzone è stata perorata sostenendo che la stessa abbia compiuto ripetuti atti persecutori contro "innocentisti" e sia stata in passato prosciolta da ogni accusa per oscure compiacenze dei pubblici ministeri, che avrebbero sempre chiesto l’archiviazione dei procedimenti: un'accusa grave e incredibile. La “class action” è tuttavia un’azione legale collettiva consentita ai consumatori in base alla legge 244 del 2007 e rientra nelle materie civilistiche, per cui la richiesta formulata davanti al Gip, in sede penale, sembra una trovata pubblicitaria.

Gli avvocati Calogero Agozzino e Serena Gasperini hanno sostenuto l’inammissibilità dell’opposizione del querelante e chiesto nel merito l’archiviazione del procedimento per manifesta infondatezza. Bella ha inoltre chiesto di procedere a carico del querelante per calunnia, avendolo accusato “nella consapevolezza di incolparlo – come sostenuto dall’avv. Agozzino - di una pluralità di reati pur sapendolo innocente e ciò ha fatto con voluta e maliziosa omissione narrativa ed attribuendogli anche atti persecutori e la responsabilità di un articolo che sapeva essere stato scritto, come risulta dalla stessa documentazione prodotta dal querelante, da altro autore”.

“Che alcuno, in quanto innocentista, possa ritenersi perseguitato dai miei articoli sulla condanna di Massimo Bossetti - ha detto Bella - è ridicolo. Preferisco non commentare certi mitomani”.

L’ordinanza del Gip è attesa per i prossimi giorni