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Gruppo Edicom

 

direttore Salvo Bella         
       
 

alfanoIl richiamo dell’on. Angelino Alfano ai Comuni per far lavorare gratis gli immigrati, in base a una sua sorprendente circolare dell’1 dicembre 2014, sta suscitando aspre e giustificate polemiche. Pretendere che alcuno presti senza compenso la propria attività “significherebbe - secondo Panorama - violare una norma effettiva, reale, quella che prevede che qualsiasi lavoro subordinato debba essere retribuito”. Non vengono risparmiate schermaglie fra il leader della Lega Matteo Salvini (che definisce il ministro dell’Interno “da scafista a schiavista”) e lo stesso Alfano (che replica al primo apostrofandolo “ignorante, fuoricorso”).

I centri accoglienza continuano a essere intasati con varie giustificazioni prevalentemente in Sicilia, dove sugli sbarchi degli immigrati si alimentano mangiatoie sulle quali sono in corso procedimenti da parte della magistratura.

Poveri diseredati, da Pavia a Ragusa, continuano a essere utilizzati come schiavi nelle campagne, senza che alcuno se ne occupi seriamente e con effetti disastrosi sugli operai italiani in cerca disperatamente di lavoro. L’on. Alfano dovrebbe disporre una volta per tutte con serietà perché siano stroncati gli schiavisti, emettendo le opportune circolari che impegnino in tal senso tutte le forze dell’ordine. Faccia lavorare piuttosto il personale del Ministero, che commette continuamente reati omettendo di rispondere entro i termini di legge ai ricorsi gerarchici dei cittadini, invece di legittimare uno sfruttamento degli immigrati non solo da parte delle cosche ma anche da parte della pubblica amministrazione.