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Gruppo Edicom

 

direttore Salvo Bella         
       
 

Virginia Raggi    Chiara Appendino

L'elezione delle pentastellate Virginia Raggi e Chiara Appendino a sindaci di Roma e Torino ha causato un terremoto negli enti comunali insozzati per anni da ladronerie. Centri nevralgici per l’economia delle due città e per servizi importantissimi come i trasporti sono da decenni covi di clientele e malaffare, nei quali sistemare politici trombati e amici dei politici, con sfasci, soprattutto nella Capitale, che i cittadini non hanno tollerato più.

I due sindaci hanno un mese e mezzo di tempo per nominare i rappresentanti del Comune in molte istituzioni e già dalla campagna elettorale di Raggi e Appendino era emerso chiaramente che una volta per tutte ci sarebbe stata pulizia, secondo le linee guida del Movimento Cinque Stelle, che, attorno a Beppe Grillo, dell’onestà e della lotta contro la corruzione ha fatto la sua principale bandiera. Il compito dei nuovi sindaci, che dovranno nominare persone di chiara e provata competenza, è agevolato dalle dimissioni, date o annunciate, di alcuni manager, i quali sapevano che sarebbero stati sostituiti: la pulizia è cominciata.