I retroscena di cinquant’anni di cronaca in Sicilia sono svelati dal giornalista Salvo Bella nel libro “Nera”, pubblicato da Gruppo Edicom, un documento che in 376 pagine rievoca delitti impressionanti di mafia e misfatti di poteri corrotti.
Redattore specializzato di cronaca nera e giudiziaria dei quotidiani “Espresso Sera” e “La Sicilia”, Bella è stato bersaglio della malavita organizzata per le sue inchieste esclusive, più volte recepite fra gli atti parlamentari dalla commissione antimafia. “A fianco di ogni cronaca - rileva - può essercene un’altra collaterale che non è stata mai scritta: note, liete o dolenti, che esaltano o mostrano in una luce inedita personaggi anche delle istituzioni; brutture; misteri”. Sono questi i temi, in certo modo anche scottanti, che la penna magistrale di Salvo Bella fa rivivere nel libro come in un film drammatico: dalle sue ricerche a Corleone su misteri di Luciano Liggio alle interviste ai più alti magistrati quando ancora in Sicilia orientale si negava l’esistenza della mafia, dalle indagini su delitti eclatanti bloccate dalla politica ai dubbi sui veri mandanti di inquietanti omicidi come quelli del giornalista Giuseppe Fava e dell’ispettore capo di polizia Giovanni Lizzio.
Dedicato “a chiunque odia le vigliaccherie, ai nuovi colleghi, a quanti si accingono a intraprendere la professione, agli specializzandi in criminologia e a tutti coloro che hanno a cuore la verità e la libertà di informazione”, “Nera” di Salvo Bella è un contributo di conoscenza importante su meccanismi ed evoluzione dei fenomeni criminali e della cronaca di mezzo secolo.
