Questo sito utilizza cookies tecnici propri e cookies di profilazione di terze parti. Continuando la navigazione accetti.    MAGGIORI INFORMAZIONI

 

Gruppo Edicom

 

direttore Salvo Bella         
       
 

ammazza libriGli aumenti delle tariffe nel 2017 colpiranno fra sette giorni anche i libri: un'assurda mazzata di Poste Italiane impedirà infatti di spedirne o costringerà a vederseli smarriti o rubati.

L’invio di un volume, da parte di chiunque, può essere effettuato alla tariffa “piego di libri”, al costo di euro 1,28. Si tratta di una modalità di spedizione che può essere presa in considerazione, tuttavia, solo come riferimento di base, giacché non è garantita da registrazione e la maggior parte degli oggetti, che viaggiano semplicemente come una lettera, finisce “smarrita”, che senza eufemismi significa rubata. Per ovviare a questa maledetta situazione, chi spedisce si trova costretto ad aggiungere al costo di base il supplemento di raccomandata di euro 2,35, spendendo perciò euro 3,63: un prezzo largamente incompatibile con quello limitato del libro, con le esigenze di diffusione della cultura, con aggravi per il lettore e per case editrici. Così è accaduto tuttavia fino a oggi.

Dal 10 gennaio, però, la situazione peggiorerà, perché è in arrivo un’assurda mazzata. Non potendo modificare la tariffa base di euro 1,28 per il “piego”, introdotta con decreto legge, Poste aumenta infatti di un euro il supplemento raccomandata, da 2,35 a 3,35 euro, così facendo salire il costo di spedizione di un libro a euro 4,63: una bomba.

L’anno scorso la Camera nell’approvare la legge per l’editoria ha continuato a concedere agevolazioni a giornali quotidiani e periodici, che usufruiscono di tariffe postali agevolate, ignorando ancora una volta il libro.

Generalmente gli aumenti delle tariffe postali sono approvati dai deputati e dall’Agcom, ma non è chiaro da chi sia stata consentita questa assurdità, nascosta nelle pieghe di innumerevoli provvedimenti capestro per i cittadini. Non si comprende soprattutto come e perché il ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini abbia potuto consentire l’ennesima mostruosità che limita il diritto alla lettura.

Se volete spedire un libro rassegnatevi: o ve lo fate rubare pagando solo euro 1,28 o non potrete inviarlo per raccomandata perché il costo sarebbe proibitivo